💬: "Sono qua con l'obiettivo di portare avanti una ricerca che poi ovviamente vedrà la luce in un’opera che rimarrà in maniera permanente. Per me continuerà a fare delle domande più che a chiudere delle risposte. Sicuramente una delle domande su cui ho lavorato è che tipo di relazione c’è tra l’opera e il contesto, che cosa succede quando il contesto non è un contesto chiuso tra delle mura, come potrebbe essere uno spazio di un museo o di una galleria dove le cose si cristallizzano, si fermano nel tempo. Cosa succede quando inserisci un’opera in un contesto aperto e si deve confrontare con delle variabili dovute al meteo per esempio, al vento come nel mio caso. A quel punto diciamo che secondo me questo tipo di relazione tra opera e contesto è un po’ la relazione che si crea sempre tra l’uomo e l’ambiente, e quindi la mia questione personale in questo caso è confrontarmi con quel lato incontrollabile imprevedibile della natura, che cosa succede all’opera e come l’opera mutua e si evolve continuamente."

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💬: "Per me le sculture, installazioni, sono il supporto per la mia ricerca grafica pittorica. Anche in questo caso dipingerò sulla struttura il mio personale alfabeto, la mia mitologia individuale che è un alfabeto fatto di simboli di immagini che fanno riferimento al mio vissuto personale ed è un linguaggio che io lascio indecifrabile, arcano, non mi interessa spiegarlo perché il mio personale si riflette in un collettivo, quindi lascio sempre lo spazio al fruitore di interpretare quelle immagini e di farle proprie. Sicuramente lì per me c’è lo spazio del fruitore, poi anche il fatto che l’opera in un certo senso è una macchina poetica che si mette in moto in maniera casuale grazie all’azione del vento è un po’ come se quelle memorie dipinte sulle pale mettendosi in moto funzionassero come quando ci si ricorda di qualcosa, quando qualcosa si mette in moto nella nostra memoria. Questa è anche una possibile lettura del lavoro in cui chi guarda quell’oggetto e lo vede mettersi in moto mette in moto dei ricordi. Ciò che mi lega nella ricerca nelle mie memorie è lo stupore, ed è quello che cerco, lo stupore di vedere qualcosa di così semplice mettersi in moto e creare un’immagine, un movimento."

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💬: "L’installazione vive dell’attimo, cioè vive di quel soffio di vento, di quella luce di quella nuvola, di quel momento esatto in cui viene fruita e quindi è sempre un continuo rinnovarsi e anche il fatto che le immagini dipinte sulle pale genereranno un’animazione come un fenachistoscopio, il frame rate dell’animazione è dovuto al movimento del vento. Quindi ci sarà un momento in cui l’animazione sarà più lenta, poi inizierà a partite un momento in cui andrà perfettamente e sarà perfettamente comprensibile e tutto sarà perfetto perché la velocità sarà quella giusta e poi diventerà illeggibile, e anche li ci sarà quindi questo momento in cui si vedrà perfettamente l’immagine in movimento e poi scomparirà."

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